Colloquio clinico psicologico Milano

Colloquio clinico

Colloquio clinico psicologico a Milano

Il colloquio psicologico è stato influenzato da una nuova concezione della relazione analitica che lungi dall’essere concepita seguendo il modello classico come una sala operatoria sterile, viene rivisitata alla stregua di una vera e propria relazione umana. Il coinvolgimento intersoggettivo della coppia analista/paziente, rappresenta il vero fulcro del cambiamento caratteriale profondo che la psicoanalisi facilita. Ciò rende impossibile sostenere le dissociazioni pragmatiche che aiutavano le prime generazioni di analisti a gestire i sentimenti spesso intensi, generatisi in seno alla relazione analitica. Nei modelli psicoanalitici contemporanei, l’attenzione si è spostata su quelle dimensioni della relazionalità che permeano le interazioni tra l’analizzando e l’analista riflettendosi nel colloquio. All’interno dello stesso, l’ascolto empatico dei vissuti del paziente assume un ruolo fondamentale. L’empatia per Kohut, è una metodologia, un modo di pensare che implica sentimenti che consentono quella che lui definisce “introspezione vicariante”, ovvero la capacità di immaginare ciò che un’altra persona sente in una data situazione. Il colloquio deve essere alimentato anche da una buona alleanza terapeutica che comporta una collaborazione del paziente nel processo di svelamento e comprensione dei propri sintomi e dei propri disagi grazie e attraverso la ricettività del terapeuta. Si deve inoltre prestare una adeguata attenzione alle forme di comunicazione non verbali del paziente sia nella fase di valutazione che nel corso della terapia. Delle specifiche attitudini risultano rilevanti per definire il ruolo professionale dello psicologo/terapeuta nel corso del colloquio. Tali attitudini possono essere così sintetizzate:

  • Ascolto empatico
  • Fermezza nel definire e rispettare i limiti professionali della relazione terapeutica
  • Curiosità nei confronti del mondo interiore del paziente
  • Atteggiamento non giudicante nei confronti del paziente
  • Sensibilità nei confronti degli aspetti legati ai fattori culturali
  • Perseveranza nella volontà di comprensione, anche di fronte a molteplici forme di resistenza
  • Impegno etico nell’ anteporre gli interessi del paziente ai propri
  • Ricettività nei confronti delle reazioni contro-transferali evocate dal paziente
  • Franchezza e ricettività nei processi di supervisione

Tra gli aspetti tecnici distintivi del colloquio clinico psicologico si annoverano:

  • Focus sugli affetti e sulla espressione delle emozioni
  • Esplorazione dei tentativi di evitare taluni aspetti dell’esperienza
  • Identificazione di temi e pattern ricorrenti
  • Discussione delle esperienze passate
  • Focus sulle relazioni interpersonali
  • Focus sulla relazione terapeutica
  • Esplorazione di desideri, sogni e fantasie
"La restituzione dell’anima alla psicologia, la rinascita della sua profondità,
richiede di restituire profondità
psichica al mondo”.

James Hillman

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