Attacchi di panico

Oltre ad allarmanti sintomi fisiologici come dispnea, vertigini, sudorazione, tremore e tachicardia, l’individuo con disturbo da attacco di panico, spesso avverte una sensazione di morte imminente e può anche soffrire di agorafobia (la paura di essere intrappolati in un luogo o in una situazione dai quali la fuga può essere difficile o tremendamente imbarazzante).
Gli attacchi di panico durano generalmente solo alcuni minuti ma possono causare una considerevole angoscia, la quale può riproporsi come ansia anticipatoria spingendo gli individui a preoccuparsi perennemente di quando e dove avverrà l’attacco successivo.
In alcuni casi, gli attacchi di panico sembrano privi di contenuti psicologici; sembrano infatti “generarsi dal nulla”, senza apparenti fattori precipitanti ambientali o intrapsichici.
Secondo il modello neuropsicologico proposto da De Masi, l’ansia incontrollabile del disturbo da attacchi di panico, rimane all’interno dei circuiti primitivi dell’amigdala e del sistema limbico, senza essere adeguatamente elaborata dalle forme di pensiero razionale mediate dalla corteccia.

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